ULTIME USCITE
l catalogo delle pubblicazioni dal 2020 in poi sarà organizzato in collane-progetto. Le altre pubblicazioni, che comunque fanno parte del nostro catalogo, ma non rientrano in questa organizzazione, e sono da considerarsi dei ‘fuori collana’.
BACKSTAGE
Nella collana diretta da Filippo Davoli, dedicata alla saggistica, troveranno spazio dialoghi, saggi critici, miscellanee, monografie, ma anche brogliacci, dichiarazioni di poetica, con particolare attenzione a quei titoli che ci possano portare “dietro le quinte” del lavoro creativo. Gli ambiti artistici sondati, come testimonia il lavoro di Davoli con la rivista Nuova Ciminiera, andranno dalla letteratura al cinema, dalle arti figurative alla musica.
EXTRA MOENIA
Una collana aperta a ogni genere (poesia, narrativa, saggistica, fumetto) con una linea editoriale semplice: pubblicare libri un po’ fuori dal coro, per temi o forme. Libri che forse potranno costituire un avamposto, un avanzamento e un’uscita di sicurezza per rompere quei confini che anche la nostra casa editrice, come tutte, tende a costruire.
FABULA
La collana diretta da Alessio Biagi intende proporre testi vari (prosa, versi rimati o meno), pensati per dare qualità alla cosiddetta letteratura per l’infanzia. Pensata per e magari con i bambini e le bambine.
Troveranno spazio quindi albi illustrati e storie più strutturate, per lettori e lettrici da 0 a 12 anni (se mai certi numeri abbiano un senso) che desiderano esplorare il mondo della parola per scoprire qualcosa della meraviglia dell’essere umano.
L'INVISIBILE
L’invisibile è una collana di narrativa, diretta da Martino Baldi, che vuol mostrare le infinite possibilità del racconto lungo, una misura poco frequentata dall’editoria attuale, e invece tanto gravida di possibilità come strumento di rappresentazione, approfondita e sensibile, anzi ultrasensibile, della realtà.
Oltre ogni distinzione di genere o di poetica, la letteratura che amiamo e di cui non finiamo di avvertire il bisogno è quella che ha dentro di sé un giacimento inesauribile di sensi, che emergono, baluginano e tornano a nascondersi. Il suo significato più profondo è nell’invisibile. Un invisibile che l’opera lascia intravedere. Nella percezione del tempo, nella rappresentazione dello spazio, nell’inclinazione unica di uno sguardo, nello stile. Ciò che non si può semplicemente dire è ciò che merita di essere raccontato, ciò che rimane di quello che si racconta. Il residuo fisso che non evapora dopo la lettura.
Gli autori e le autrici che abbiamo scelto sono i magnetografi ideali di questa indagine sui sensi della realtà e della scrittura.
LOUD
LOUD è una collana di poesia che si occupa di pubblicare opere che stanno su un crinale particolarmente interessante e, al tempo stesso, precario: quello fra la tradizione scritta, che non viene rifiutata, e la tradizione della poesia orale o performativa. Pubblicheremo voci che uniranno alla cura e alla sapienza formale del testo, una particolare attenzione alla tessitura fonica e alla possibile “rappresentazione” performativa dei testi. Testi che, quindi, prediligeranno, a seconda delle scelte di ciascuna voce, elementi come l’esecuzione orale, una maggiore attenzione alle figure foniche o la componente teatrale e performativa. Il tentativo di questa collana è di valorizzare la migliore produzione, proteggendola sia da una disattenzione dei lettori forti di poesia, sia dal rischio di una standardizzazione, derivante da una richiesta di prodotti di più facile “consumo”, da parte di un pubblico meno interessato alla ricerca e al lavoro sulla lingua.
MISCELLANEA
La collana Miscellanea accoglie tutti quei testi che per loro natura, contenuti o occasioni, non rientrano nella collane-progetto della casa editrice. Saggi filosofici o sociologici, raccolte poetiche, opere di narrativa, ma anche libri di fotografia o d’arte: la varietà dei testi contenuti nella miscellanea sarà catalogata in “serie” definite da semplici aggettivi, a fianco del nome della collana, che ne individueranno il contenuto.
OBTORTOCOLLO
Collana di poesia “fuoriformato” under 35, Obtortocollo, “a collo storto”, significa malvolentieri, giocoforza, perchè costretti. Questo nome è stato scelto per provocare, spingere a una reazione, veicolare una contro-narrazione poetica. Obtortocollo nasce per rispondere alla necessità della nuova poesia contemporanea di uno spazio diverso, fuori dagli schemi, dove possano manifestarsi forme alternative del dire poetico. A essere fuori dagli schemi non è solo la poesia, ma anche l’oggetto che la ospita: a ogni libro corrisponderà un progetto grafico su misura. Formato, immagini e inserti seguiranno le necessità della raccolta. La collana è diretta da Riccardo Frolloni con progetto grafico di Andrea Buccolini.
PIANETI ERRANTI
Il progetto Pianeti Erranti è ben introdotto dalle parole di Alessio Serafini, titolare della cattedra di fisica teorica presso UCL University College di Londra: «L’odierna società dello spettacolo, nelle sue manifestazioni digitali, interconnesse, orizzontali e “social”, offre una massa apparentemente inesauribile di palcoscenici virtuali e possibilità espressive, il cui accesso facile e immediato è stato spesso lodato per le sue ambizioni democratiche. Non può però, proprio per la sua natura globalizzante, evitare di uniformare le voci che la compongono. E non può nemmeno, imprigionata com’è dai ritmi ossessivi che sono la sua stessa essenza e origine, offrire i tempi e le profondità necessarie all’ascolto di verità altre. Per questo occorrono spazi-tempi diversi, sia espressivi che ricettivi. Che ospitino traiettorie anomale, il cui bagliore intercetti la curiosità aliena di chi non teme la complessità dei fenomeni. Occorrono, cioè, Pianeti Erranti, in cui la vecchia forma del libro torni a riempirsi di contenuti urgenti e decisamente necessari.»
POETICA
Nella collana ‘Poetica’, coordinata da Gabriel Del Sarto e Niccolò Scaffai (già compagni di viaggio in Nuova Poetica edita da Transeuropa), vengono pubblicati libri di poesia, raccolte inedite o antologie di autrici e autori affermati o esordienti, la cui voce sia distinguibile indipendentemente dalle scelte stilistiche e dai temi privilegiati. La ricerca e la sperimentazione vi trovano spazio, insieme alle proposte in dialogo con i modelli della tradizione novecentesca e contemporanea. L’intento della collana non è infatti quello di indicare una linea esclusiva, ma di accogliere opere rappresentative di una poetica, capaci di esprimere cioè un’idea di poesia netta, che impegni l’autore qualunque sia il suo orientamento.
REALTÀ INDIPENDENTI
Industria & Letteratura collabora anche con diverse realtà indipendenti. Ha pubblicato il numero 0 del cartaceo di lay0ut magazine; co-produce il podcast “In rime sparse”, che sarà disponibile presto su Spotify; è in dialogo con Lo Spazio Letterario di Bologna. L’obiettivo è creare una rete culturale.
AUTORE DEL MESE
GIULIA OGLIALORO
Giulia Oglialoro vince il Premio Ceppo Under 35 Opera Prima 2024 con il racconto Le stelle nere (Industria & Letteratura 2024, nella collana diretta da Martino Baldi), suo libro d’esordio, pubblicato grazie al Premio Internazionale Ceppo e al sostegno della Fondazione Caript.
Come scrive Giuseppe Zucco, “Giulia Oglialoro classe 1992, ha pubblicato scritti su tante riviste letterarie e ha co-diretto un magnifico documentario (L’oceano intorno a Milano. Conversazioni con Milo de Angelis, selezionato da molti festival internazionali). Le stelle nere è il racconto di una fuga. Una donna, Agnes, e una ragazza, Ester, seguono un uomo misterioso cercando di porre quanta più distanza tra sé e l’Austria occupata dai nazisti. La notte copre i loro passi, e con timore e tremore attraversano ripidi sentieri di montagna, oscuri boschi, paesini abbandonati e ridotti in macerie. Seguendo questa rapida sinossi, il racconto potrebbe apparire convenzionalmente realistico e privo di sorprese. Ma Oglialoro sembra tenere a mente cosa scrisse Cormac McCarthy nel suo romanzo-testamento, Il Passeggero. Gli esseri umani sono “Dieci per cento biologia e novanta per cento mormorio notturno”. Il racconto, infatti, assume il punto di vista di Agnes e inevitabilmente affonda nel mormorio notturno di questa donna che, dopo avere coronato il sogno di diventare una ballerina, ora scappa via sotto “il cielo buio richiuso come una palpebra sul mondo”. In questo modo, il racconto procede con il tono incantato di un dormiveglia, dove tutto si fa labile e ogni cosa perde i propri confini.