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  • Piccole immagini complete

    Piccole immagini complete è un’espressione attribuita a Francesca Woodman in un articolo italiano del 1979, con cui l’artista indicava la propria volontà di lasciar trapelare sulla superficie delle cose il mistero latente che si annida nel quotidiano.

     

    la crocchia dei

    capelli, una sequenza di

    Fibonacci

    oggi ebbe molte prove di

     

    never

    ever

    rêve

     

    lei è distesa e non ha

    gambe, le pieghe della

    gonna, un’antica

    colonna, caduta

    15,00 
  • La camera era rossa

    Raccolta vincitrice del premio Lo Spazio, questa è la seconda uscita nella serie Poetica de Lo Spazio. Affrontare il tema della memoria e della nostalgia in poesia non è facile, ma Zironi riesce a costruire con grande delicatezza tutto un immaginario.

    Esplora il concetto del cambiamento nel corso del tempo, sia a livello personale che sociale, il passato, il presente e il futuro, oltre alle trasformazioni culturali e storiche che influenzano le vite dei personaggi presenti nelle sue poesie.

     

    Era il tempo del padre e della madre, della casa,

    della neve sui tetti, delle rondini che tornavano a

    primavera, del balcone con le formiche, della

    nonna che mi insegnava a lavorare a maglia, e il

    primo schermo in bianco e nero – senza

    telecomando – dispensava film già vecchi dopo

    Carosello. Era il tempo della verità – nemmeno tu

    avresti avuto dubbi sul luminoso futuro che si

    prospettava – Il corpo che cresceva era un

    percepito appena, lontano come la vecchiaia. Era il

    tempo del padre e di un piccolo mondo perfetto,

    nel cortile anni Sessanta.

    15,00 
  • Nemat

    Ritorna in libreria Fabio Orecchini con un poema frastagliato. La natura minerale prende coscienza di sé attraverso il linguaggio. La memoria geologica si fonde con quella privata, il terremoto è un echeggiare rimontato di voci registrate, i versi sulla pagina ricordano certe esperienze al limite di Mesa, Villa, per mettere a nudo quanto di più umano ci sopravviva oltre ai dati biologici: la percezione del dolore.

    15,00 
  • Le stelle nere

    Una donna e una ragazza si incamminano lungo un sentiero di montagna: fuggono dall’Austria occupata e in macerie per raggiungere l’Italia e una possibilità  di futuro. A guidarle è un uomo misterioso, uno degli ultimi abitanti della valle. Insieme si inoltrano in una notte di vento e di gelo interminabili, attraverso un paesaggio fantasmatico, in cui vita e morte, sogno e memoria, speranza e terrore sembrano a ogni passo intrecciarsi sempre di più. Le stelle nere è un esordio di rara potenza narrativa e immaginifica che sin da subito rivela le stimmate di una scrittrice dalla voce inconfondibile.

     

    Vincitore del Premio Ceppo Under 35, opera prima e pubblicato grazie al Premio Internazionale Ceppo e al sostegno della Fondazione Caript.

    10,00 
  • Vado a memoria

    La memoria si abbuia

    in queste stanze,

    sogghigna la sorte.

     

    Mi restano addosso

    le cose

    di casa,

    un cappotto di mio padre

    un ritratto di nonna

    il disegno di un gatto

    e una madonna

    di mia madre.

    12,00 
  • Un dialogo notturno

    Due persone, dentro una stanza, di notte. Una parla, l’altra ascolta – anzi: l’altra è addirittura dormiente. Questo però non le impedisce di ricevere le parole che le vengono rivolte, che proprio nel suo ascolto silente e dormiente ricevono il senso di cui hanno bisogno. Di cosa parla, l’io narrante e poetante? Di tutto, ma più di tutto di amore e di politica.

     

    Niccolò Nisivoccia è nato nel 1973 a Milano, dove vive e lavora. Avvocato, scrittore, poeta. Collabora con il Manifesto e con Il Sole 24 Ore. I suoi libri: Sulla fragilità (2019); Variazioni sul vuoto (2020); Quasi una cosmologia (2021); Il silenzio del noi (2022); e, con Adolfo Ceretti, Il diavolo mi accarezza i capelli (2019).

    12,00 
  • Theolalia

    fuga in egitto

    non
    l’egitto
    è
    punto di fuga
    della fuga
    il bimbo
    viene salvato
    per giorni più duri
    punto di fuga
    della fuga
    è
    la croce

     

    Kurt Marti (1921-2017) è stato un significativo esponente della vita letteraria e spirituale del mondo germanofono, tra gli anni Sessanta e Novanta del secolo scorso. 

    15,00 
  • L’italiano utile – Corso di italiano per richiedenti asilo

    Un manuale molto pratico, pensato specificatamente per i richiedenti asilo, pensato a partire dall’esperienza degli operatori che, quotidianamente, si occupano dell’italiano come L2

    15,00 
  • La pantera

    Disse “è bellissimo” come se fosse possibile alterare ritardo e redenzione – più tardi avrebbe trovato la cartella con i disegni delle pantere, centinaia di pantere bianche – tutti sapevano che Edward Detmold si univa carnalmente alla sorella – nessuno ricordava che trent’anni prima quell’uomo, riverso sul pavimento della cucina, reso eterno dal gas, era ritenuto tra i più considerevoli artisti inglesi del secolo.

     

    Davide Brullo ha pubblicato, tra l’altro, i romanzi Rinuncio e Nabokov e i libri in versi L’era del ferro e Lince. Ha tradotto i Salmi curato una “antologia della poesia universale” e fondato la rivista “Pangea”. 

     

    12,00 
  • La divisione della gioia

    TRANSIT MARGHERA

     

    ma le pale meccaniche

    in campo azzurro

    ci attendono al mattino

    lucenti nell’aria

    sopra marghera

    vegliano sugli alberi

    vigili si distendono

    tra le cisterne

    addossate all’acqua

    dominano il cuore

    tremante ancora

    nello sguardo dell’alba

    dai platani svettanti

    cadono foglie

    sui tetti ondulati

    bianchi i gas nell’azzurro

    si alzano appena

    sui vagoni cisterna

    fermi al binario

    dietro la fincantieri

    si accende il cielo

    tra le torri e i silos

    di un rosa acido

    per noi stupefatti

    oggi come ieri

    e assonnati nel transito.

    mattinale

    15,00 
  • Una storia vera (Seconda Edizione)

    “Stavamo a camminare sulla mulattiera. Clic. Statti fermo, mi dice Leonardo Rufo. Io mi sono sudato tutto in un secondo. Lui s’avvicina, s’inginocchia, mi guarda con degli occhi che non gli avevo visto mai. Lo guardo pure io. Poi non lo guardo più, fisso l’aria tra me e lui, tengo la suola della scarpa sinistra piantata per terra, ma senza preme- re troppo.”

    Nicola Feninno (1987) è il fondatore e direttore editoriale della rivista CTRL Magazine. Inizia nel 2009 come rassegna di eventi e approfondimenti culturali sottoforma di fanzine, specializzandosi poi nel reportage, e dal 2018 ha lanciato CTRL Books. Nel 2022 ha pubblicato con Industria & Letteratura Una storia vera(2022), nella collana L’invisibile. Un libro-reportage che riflette sull’uso del cinema nella propaganda bellica.

     

    10,00 
  • La rimozione del conflitto

    Si è capito che voleva leggere un luogo

    e dopo si è dimenticata di scrivere qualcosa,

    poi un giorno a marzo ha raccolto le prime viole

    sulla riva di un fosso che sembrava una fogna,

    le ha portate in cucina

    e mentre faceva le pulizie di casa

    ogni tanto si girava per vedere

    se durava questa storia passeggera.

    Succedeva sul suo diario,

    aveva annotato questo appunto

    delle viole che non morivano mai.

     

     

    Andrea De Alberti è nato nel 1974 a Pavia. Suoi testi sono presenti nell’Ottavo Quaderno Italiano di Poesia Contemporanea. Del 2007 è la raccolta Solo buone notizie (Interlinea); del 2010 Basta che io non ci sia (Manni); nel 2011 Litalìa (La Grande Illusion); nel 2017 Dall’interno della specie (Einaudi) e nel 2019 La cospirazione dei tarli. L’universo di Don Chisciotte (Interlinea).

    15,00