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  • Parlo ultimo

    Questo libro, seconda uscita della serie “Reloaded” della collana Poetica, raccoglie quelle che Gian Mario Villalta definisce “tre opere prime”– diario del pane (2003), libro dei vivi (2006), serie del ritorno (2009) – oggi qui riunite, a distanza di anni, perché sono “perlopiù introvabili”.
    La poesia che ha trovato casa in questi tre libri dice chiaramente che non è finita, finché c’è un lettore, finché c’è parola e c’è vita, perché “poesia” è una sola parola per dire come parola e vita si appartengono.

     

    dovevamo essere interi . tu ricordi?
    dicevi mangia con me parla con me dormi con me
    tienimi aperta lentamente dammi il tuo gesto pulito
    il tuo riposo interamente

    15,00 
  • Piccole immagini complete

    Piccole immagini complete è un’espressione attribuita a Francesca Woodman in un articolo italiano del 1979, con cui l’artista indicava la propria volontà di lasciar trapelare sulla superficie delle cose il mistero latente che si annida nel quotidiano.

     

    la crocchia dei

    capelli, una sequenza di

    Fibonacci

    oggi ebbe molte prove di

     

    never

    ever

    rêve

     

    lei è distesa e non ha

    gambe, le pieghe della

    gonna, un’antica

    colonna, caduta

    15,00 
  • Theolalia

    fuga in egitto

    non
    l’egitto
    è
    punto di fuga
    della fuga
    il bimbo
    viene salvato
    per giorni più duri
    punto di fuga
    della fuga
    è
    la croce

     

    Kurt Marti (1921-2017) è stato un significativo esponente della vita letteraria e spirituale del mondo germanofono, tra gli anni Sessanta e Novanta del secolo scorso. 

    15,00 
  • La divisione della gioia

    TRANSIT MARGHERA

     

    ma le pale meccaniche

    in campo azzurro

    ci attendono al mattino

    lucenti nell’aria

    sopra marghera

    vegliano sugli alberi

    vigili si distendono

    tra le cisterne

    addossate all’acqua

    dominano il cuore

    tremante ancora

    nello sguardo dell’alba

    dai platani svettanti

    cadono foglie

    sui tetti ondulati

    bianchi i gas nell’azzurro

    si alzano appena

    sui vagoni cisterna

    fermi al binario

    dietro la fincantieri

    si accende il cielo

    tra le torri e i silos

    di un rosa acido

    per noi stupefatti

    oggi come ieri

    e assonnati nel transito.

    mattinale

    15,00 
  • La rimozione del conflitto

    Si è capito che voleva leggere un luogo

    e dopo si è dimenticata di scrivere qualcosa,

    poi un giorno a marzo ha raccolto le prime viole

    sulla riva di un fosso che sembrava una fogna,

    le ha portate in cucina

    e mentre faceva le pulizie di casa

    ogni tanto si girava per vedere

    se durava questa storia passeggera.

    Succedeva sul suo diario,

    aveva annotato questo appunto

    delle viole che non morivano mai.

     

     

    Andrea De Alberti è nato nel 1974 a Pavia. Suoi testi sono presenti nell’Ottavo Quaderno Italiano di Poesia Contemporanea. Del 2007 è la raccolta Solo buone notizie (Interlinea); del 2010 Basta che io non ci sia (Manni); nel 2011 Litalìa (La Grande Illusion); nel 2017 Dall’interno della specie (Einaudi) e nel 2019 La cospirazione dei tarli. L’universo di Don Chisciotte (Interlinea).

    15,00 
  • IN OFFERTA!

    Bestiario

    Nel Bestiario di Simonelli gli animali si mascherano e giocano a travestirsi fino al punto di assomigliare agli esseri umani.

    Una carrellata di ibridi, uno studio sulle dinamiche sociali (e sul loro fallimento) nel rispetto (nel tradimento) dei bestiari medioevali: in versi rigorosi e feroci, con un’attenzione laica e profana alla realtà.

     

     

    14,21 
  • IN OFFERTA!

    Cut-off

    In queste poesie si mette a nuda la povertà e la precarietà di quel grumo che chiamiamo io, che “è in verità un ammasso di scissioni, fessure doloranti, contraddizioni irrisolte.” Sul piano stilistico la risentita cifra morale della scrittura di Giusti è facilmente rinvenibile nella pronuncia di una voce ironica, scettica, stridente e agra, mai cinica. Una voce che pur diffidando rilancia, né illusa né arresa che si fa carica della sfida necessaria alla letteratura contemporanea: Offrire a quell’unità “evolutiva ibrida chiamata essere umano”, uno spazio per raccontarsi di nuovo, per raccontarsi nuovo .

    14,21 
  • IN OFFERTA!

    Sommerreise

    In Sommerreise, la perizia formale si evolve in una forte consapevolezza dei propri mezzi, traducendosi in un viaggio a ritroso nel passato storico e biografico, in sostanza in un tentativo di recupero di senso. E se la “poesia è forma” allora Orso sceglie la strada dell’esattezza, per fissare esperienze e situazioni che, altrimenti, sarebbero destinate all’oblio. Esattezza che coinvolge i luoghi riattivandoli, vivificandone, attraverso una precisione “nomenclatoria” capillare, l’ineluttabile scomparsa, come avviene, principalmente ma non solo, nella quarta sezione, Quaderno di campagna.

    Per questo in tutto il percorso della raccolta «pullulano pistilli e gemme, inesauste germinazioni», i risultati di un’onestà cercata nel contrasto con l’arbitrarietà linguistica.

    14,21 
  • IN OFFERTA!

    Notturno formale

    è troppo tardi per tornare a casa.

    obliterare
    vestiti per gioco come segnalibri

    rimandare il momento in cui ti spegni.

    mi toglierò il ghiaccio dai capelli,
    ti dirò che il corpo non significa niente.

    Fotografie di Nerina Toci

    14,21 
  • IN OFFERTA!

    Per non sparire

    Dall’introduzione di De Angelis:

    «La scena è alta, grandiosa, ispirata. Francesca Mazzotta scrive un poema biografico e universale, singolare e assoluto, con una tensione alla totalità che confina con il pensiero indiano, con l’Atman proteso al Brahman, con la vita singolare profondamente connessa all’Intero della creazione».

    Sarà liberatorio risvegliarsi

    più vivi, saper dire

    “siamo stati”.

    Per primo affiorerà il volto, il collo

    bianco perla, le nicchie delle clavicole

    il torace – risacca di respiro.

    Ancora disabituati al sole sentiremo

    tremori di sangue per i gorghi

    dei polsi, il suo beato pulsare.

    14,21 
  • Liriche terrestri

    Il nuovo libro di Diego Conticello, “Liriche terrestri”, è il nono titolo della collana Poetica di Industria&Letteratura, diretta da Gabriel Del Sarto e Niccolò Scaffai.

     

    In prevendita fino al 27 dicembre, data di uscita nelle librerie. 

     

    Foto di copertina: Francesco Maria Terzago

    15,00 
  • Doveri di una costruzione

    Una raccolta potente e corrosiva, che parla delle esistenze e degli spettri di questo tempo storico. Ogni poesia di questo libro, come insegna una linea decisiva della nostra tradizione, è un evento che fissa la realtà e, dentro di essa, la precarietà del soggetto che prende parola.

     

    Stringe un telecomando fluorescente
    stasera lo dà lui il flow, lo show: circuiti eccitati, saette,
    brulicame radio, costellazioni, tutti presenti
    ma trascesi indiavolati, corpi offerti o fetali, ispirati,

    fumi bizzarri come parrucche, teste e teste
    sulle frequenze che manomette
    tutti svuotati in purissimo moto, lui che li porta
    a un livello ulteriore…
    chiudono,
    hanno chiuso. Lo scettro gli sfuma
    in un telecomando orlato di gomma.
    Scuote la testa con meno veemenza.
    Si nega alle ammiratrici che ha in testa.
    Fissa sui ripiani le conserve di nonna.

     

    15,00