CHE COSA VUOLE QUESTA ROVINA?

12,00 

“La radiosveglia sul comodino segna le 5:00. Le era sempre piaciuta quella radiosveglia: da quanti anni la vedeva in casa? Aveva fatto soltanto due cambi di comodino: da quello di suo padre al suo. «Ma dai: te ne regalo una nuova», le aveva detto il marito quando aveva insistito per prendersela alla morte del padre. Non era una questione estetica e tantomeno pratica, non sapeva nemmeno come puntare la sveglia. Non ci aveva nemmeno provato, a dir la verità. Era troppo comoda quella del cellulare. Però la radio funzionava benissimo, niente era cambiato, si aspettava sempre che a un certo momento partisse la colonna sonora delle domeniche mattine sul lettone.”

Questo l’incipit di un romanzo atipico, lieve e gravido allo stesso tempo. Cosa ne sarà di noi dentro e dopo questo lockdown del cuore?

Descrizione

Un romanzo scritto a quattro mani, che racconta la vita da dentro un lockdown prolungato. Che cosa è la rovina cui allude il titolo? E dove ci porterà? Ora dopo ora l’occhio narrativo si sposta per seguire il dispiegarsi quotidiano di nuclei più o meno familiari e cercare le tracce di un senso possibile, se non di una vera salvezza, in questa “normalità” in perenne stato d’emergenza.

Una scrittura che si incide nella mente, una sintassi mossa, un lessico preciso, quasi poetico eppure concretissimo. I due autori si passano la palla di capitolo in capitolo, senza infingimenti, senza pose, e vanno al fondo di questa epoca di mutamenti.