Tenerissimo Amore

15,00 

Filippo Davoli legge la sua esperienza come quella di «un uomo che si lascia penetrare dalla fede», e lo fa fin dal principio:

 

Sussulta in me il suo richiamo.
Ecco, batte
al cuore minuscolo dell’altra vita
in me appena dischiusa, non ancora
formata e già risuonante.

 

Questo libro iniziatico, senza sfrangiature né cadute di tono, è anche un lascito, che offre un percorso verso un «risveglio dentro una speranza più grande» affinché il lettore, a cuore aperto, senta risuonare la grazia ricevuta da un poeta che vuole condividerla nuovamente, come atto d’amore «a favore della luce, ultima, definitiva».

Questa collana di libri (non solo poetici) che si situano “fuori le mura”, non poteva esordire in modo più brillante.

Descrizione

Si potrebbe dire che Filippo Davoli, nella sua nuova raccolta poetica Tenerissimo Amore, assuma su di sé il compito del testimone. Di colui che, avendo visto, non può non dire. Un testimone che, scavando dentro personaggi ed episodi biblici, racconta della sua esperienza personale, quella di «un uomo che si lascia penetrare dalla fede», e lo fa fin dal principio:

Sussulta in me il suo richiamo.
Ecco, batte
al cuore minuscolo dell’altra vita
in me appena dischiusa, non ancora
formata e già risuonante.

Quello che scrisse Zanzotto, a proposito di David Maria Turoldo, si può dire per Davoli e il suo Tenerissimo Amore: la presenza di una forte istanza pedagogica (che è desiderio di comunione con l’altro) fa muovere questa poesia su un margine affascinante e “pericoloso”, fra la necessità del dire e il rischio della retorica. Davoli supera, in tutti questi testi, la prova, riuscendo ad essere autentico e formalmente impeccabile. Il ritmo, infatti, è cesellato come sempre, ma qui diviene lo strumento per eccellenza a garanzia di una tensione, estetica e spirituale insieme, che tiene tutta la raccolta e la compatta. Questo libro iniziatico, senza sfrangiature né cadute di tono, è anche un lascito, che offre un percorso verso un «risveglio dentro una speranza più grande» affinché il lettore, a cuore aperto, senta risuonare la grazia ricevuta da un poeta che vuole condividerla nuovamente, come atto d’amore «a favore della luce, ultima, definitiva».

Con una introduzione di Daniele Mencarelli.