Sale!

Silenzio assenzio

10,20 

Le greguerías tappariane non solo sono coerenti con la definizione del loro inventore, Ramón Gómez de la Serna, quali brevi componimenti aforistici nati da uno scontro casuale tra il pensiero e la realtà, ma rimodellano lo sguardo stesso sulla realtà, liberandolo da ogni pensiero dogmatico e ogni pregiudizio.

Se “La chiosa è il luogo di culto / di chi vuol avere sempre / l’ultima parola”, Tappari ci insegna qui ad amare il dubbio, l’equilibrio instabile del senso; e il suo giocare ci libera dalla tirannia del Tempo.

 

 

Description

Primo volume della collana di poesia giocosa

Frisbee, a cura di Matteo Pelliti,

logo di Sergio Ruzzier, ideazione grafica di Erika Pittis.

Massimiliano Tappari lascia per un attimo la macchina fotografica per regalarci queste 100 istantanee sull’amore, vero atto d’amore nei confronti del linguaggio e delle sue possibilità combinatorie. Un canzoniere giocoso formato da poesie brevissime, intuizioni folgoranti in cui la saliva sia la colla degli amanti e dove “call me” sia l’invocazione che colmi la mancanza dell’amato. Un kamasutra sillabico che fa dell’amore il terreno della libertà e dell’espressione, e dove il possesso non è mai privazione, ma moltiplicazione.

Massimiliano Tappari (1967) è fotografo, scrittore e camminatore. Immagina il mondo come un grande libro da sfogliare, pieno di personaggi e di storie che si nascondono negli oggetti e nei paesaggi quotidiani. Di lui Giulia Niccolai ha scritto: “dentro a Massimiliano c’è ANIMA, MANI, AMI”. Tra i suoi libri Coffee Break (Corraini) e Infanzia di un fotografo (Topipittori).