Description
In questo nuovo, ardimentoso libro sui generis, Massimo Morasso sottrae la poesia a chi tende a strapparla dalle sue radici metafisiche e ne fa una provocazione scientemente anacronistica.
Massimo Morasso, genovese, è germanista di formazione. Di poesia, ha dato alle stampe il ciclo de Il portavoce (con vari editori fra il 1997 e il 2023), e altri quattro libri. Saggista, ha scritto in volume su Cristina Campo, William Congdon e Rainer Maria Rilke. Ha pubblicato inoltre lo zibaldone metaletterario Il mondo senza Benjamin (Moretti & Vitali 2014) e quattro
tessere saggistico-narrative del mosaico autofinzionale di Un solo mondo (con Lamantica, a partire dal 2017). È traduttore dal tedesco e dall’inglese. Dirige la rivista “ΛV”, collabora a numerose riviste e alle pagine culturali di alcuni quotidiani.